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8 CONSIGLI per NON sbagliare la scelta del tuo fotografo di matrimonio

Aggiornamento: 18 mar 2019

1. Scegli lo stile non l’album

A volte capita che una coppia, specialmente in fiera, si innamori di un prodotto visto in esposizione. A dire il vero è quasi sempre la futura moglie che viene attratta dal maestoso album e, malauguratamente, si attiva una reazione istintiva che vuole quel fotografo identificato come il custode esclusivo di quel magnifico prodotto di stampa. Mantenete la calma e non fatevi fregare! Tutti noi fotografi abbiamo la possibilità di poter accedere ad ogni tipo di prodotto. Anzi, se non abbiamo mai acquistato da un fornitore, questo sarà ben lieto di annoverarci fra la lista dei suoi clienti. Quindi, in definitiva, l'album dovrebbe essere l'ultimo dei vostri pensieri. Il primo consiglio che vi do è: fregatevene dell'album (almeno in fase di scelta del fotografo), e approfondite sullo stile fotografico. Visitate i siti dei miei colleghi (e il mio, ovviamente ;-)), capite se le fotografie vi "piacciono", in quanto a stile. Molto semplicemente valutate se c'è sintonia tra il vostro modo di essere e gli scatti del fotografo. Siete più tradizionalisti? Siete più origianali? Preferite che nessuno vi rompa le scatole ma racconti le vostre emozioni e la vostra storia? Ecco, questo lo dovete sapere voi. Ma dopo averlo scoperto, e non ci vuole molto, avrete a disposizione un fotografo che vi "produrrà" la materia prima per essere stampata. Con la differenza che ora avete sia l'album dei vostri sogni, ma anche, e sopratutto, delle foto che non vi deluderanno (perchè tagliate su misura per voi.)


2. Prendi le misure all' "invitato" che non conosci

Il fotografo del vostro matrimonio sarà, a meno di sorprese, l'unico ospite che non conoscete. Ed è un rischio, sappiatelo! Se di amici e parenti avete ben chiaro quali possano essere i comportamenti, anche sotto abuso di alcool, del fotografo non sapete nulla. Ho assistito come ospite a momenti imbarazzanti, in cui il fotografo si accaniva contro un ospite della coppia affinchè si spostasse e lo lasciasse scattare in pace (poi mi son sempre chiesto quale capolavoro fosse riuscito a produrre...), oppure accorgermi di alcuni commenti poco educati rivolti a qualche ospite. Insomma, non voglio dilungarmi troppo... Il secondo consiglio è: valutate attentamente la "persona" che avete di fronte, oltre al professionista. Certo, il tempo di una telefonata o di un incontro non gioca a vostro favore. Ed è per questo che il mitico web, lascia "impronte" che dobbiamo seguire. Si tratta di ciò che dice la gente, di quanta gente lo dice. Si tratta delle recensioni di coppie che hanno già messo l'anello al dito e han voluto scrivere i loro commenti sulla "prestazione" del fornitore, in questo caso specifico, del loro fotografo. Perdete 10 minuti del vostro tempo per leggerle, mi raccomando!


3. Diffida del fotografo "troppo tecnico"

Se durante la vostra prima telefonata o il vostro primo incontro, il fotografo inizia a bombardarvi di nozioni tecniche, a vantarsi della sua attrezzatura, di quanto sia all'ultimo grido, diffidate. Semplicemente perchè si sta autocelebrando e si sta dimenticando che il vero focus siete voi, le vostre aspettative, la vostra storia, anche i vostri timori. Dopo tutto vi state per sposare, è normale che abbiate dubbi e che cerchiate rassicurazioni. Se non è in grado di comunicare che siete Voi le persone a cui prestare attenzione, nemmeno al primo appuntamento, siate certi che non sarà in grado di farvi “sentire al sicuro”, a maggior ragione, durante il giorno del Vostro matrimonio. Pertanto non abbiate timore a parlare di voi davanti al fotografo. Se ve lo ha chiesto lui, è un buon segno. Significa che vuole conoscervi davvero, che siete importanti per lui. Se continua a sparare pippe sulla lunghezza focale degli obiettivi che utilizza, della potenza del flash, del buffering o della raffica di scatto della sua camera, salutatelo cortesemente e lasciate lo studio!



4. Diffida del prezzo troppo basso

Dietro un prezzo troppo basso, spesso si nascondono dinamiche che possono portare a brutte sorprese. La più eclatante, capitata qualche periodo fa, ha rivelato una truffa colassale nei confronti degli sposi, che attirati da prezzi stracciati, hanno prenotato servizio fotografico e altri servizi accessori, pagando la cifra in anticipo. Sentite cosa raccontano i ragazzi raggirati da questo studio fotografico: http://www.torinotoday.it/video/matrimoni-beffa-nonsolofoto-Poirino-.html Senza essere troppo catastrofici, può capitare anche che un “professionista” abbia avuto richieste per più eventi nella stessa data, e ritenga uno spreco in termini di guadagno, lavorare solo per un matrimonio. Allora decide di “subappaltare” il secondo (magari anche il terzo) evento a qualcun altro. Questa terza persona, che ovviamente voi non conoscete, potrebbe essere un collaboratore occasionale, con un’esperienza limitata. Nell’ipotesi più ottimistica, un prezzo stracciato potrebbe identificare un professionista che è stato messo in panchina dal mercato, e ci vuole rientrare abbassando drasticamente i prezzi. Il mio consiglio è quello di dare sempre un valore al servizio che state per acquistare. In questo caso si tratta di una storia da raccontare, di ricordi da custodire.

Con chi giochereste la partita della vita? Con una riserva, o con un titolare? Se state scegliendo un fotografo per il giorno del vostro matrimonio, non confermategli il lavoro solo perché costa meno degli altri.



5. Cerca informazioni sullo staff (che ci deve essere!)

Può succedere che un chierichetto, nel momento più topico della cerimonia, si posizioni come un fulmine di fronte alla camera del fotografo, che il prete apra il libretto quasi sopra le mani degli sposi, o che gli stessi sposi assumano una posizione tale da coprirti, inaspettatamente, la visuale. Uno scambio delle fedi veloce, e le foto immortaleranno una schiena, nella migliore delle ipotesi , un groviglio indistinguibile di mani, fogli, microfono. Ecco, pretendete che il fotografo non sia da solo, che abbia almeno un collaboratore. Il motivo è talmente semplice che non vi voglio rubare del tempo per spiegarvelo. Si tratta di sicurezza: vostra e del fotografo. Ma non è tutto. Nel colloquio, che sia telefonico o dal vivo, cercate di carpire quale considerazione il fotografo nutre nel suo collaboratore, se lo ritiene all’altezza di lavorare in un evento unico, se si fida di lui. Cercate di essere un po’ psicologi e di valutare se è sincero o se si sta arrampicando sugli specchi. Un altro consiglio per capirlo è chiedergli semplicemente il nome del collaborato